Si preparò a vedere con i propri occhi com’era il mondo: racconto di un anno di Cipì

Il testo e i disegni sono stati realizzati dai bambini delle sezioni Ciclamini, Arancioni, Azzurri, Gialli, Bianchi, Verdi, Blu e Rossi della scuola dell’infanzia Fondazione Asilo infantile della Scuola Materna di Rivolta d’Adda (CR)

“Un giorno, osservando dalla finestra della mia aula, giù in cortile, i ragazzi che vivevano liberi, felici, feci un confronto con loro stessi qui, nei banchi in cui erano obbedienti, rassegnati, senza idee, mentre laggiù erano vivi e ricchi di fantasia. Da quel giorno io dissi basta a un vecchio tipo di scuola, la scuola autoritaria dove io comandavo e loro obbedivano, per incominciare un nuovo tipo di scuola in cui, liberando i ragazzi liberavo anche me, davo un senso alla mia vita, cessavo in un certo senso di farne dei piccoli schiavi…E poi la bellezza di non comandare specialmente ai bambini ai quali comandano tutti. Ecco, mi pare che tutto sia nato in quel giorno che guardai dalla finestra quei bambini liberi di giocare…”.

Aprire le finestre in una calda mattina di settembre e scorgere dietro alle prime luci del giorno l’inizio di un nuovo cammino. Ripensare ai volti dei bambini immaginando che un nuovo tipo di scuola sia possibile. Una scuola che non sia solo un luogo di istruzione ma prima di tutto un ambiente di vita in cui ciascun bambino possa, nella libertà, sperimentare e sperimentarsi mettendo a frutto tutti i doni che ha ricevuto. Un ambiente in cui le insegnanti aiutino la vita ad esprimersi in tutta la sua bellezza. Un ambiente in cui i genitori insieme alla scuola sappiano parlare tre lingue: quella dell’amore per coinvolgere; quella conoscenza per capire; quella del rispetto per saper attendere con fiducia, affinchè ciascun bambino possa trovare la propria vocazione e seguirla.

Sostenuti da queste riflessioni abbiamo intrapreso un nuovo anno scolastico. Un anno in cui ci siamo lasciati guidare dal pensiero e dall’opera di Mario Lodi, che nel bel mezzo di una Pianura Padana offuscata dalla nebbia, ci ha fatto intravedere nella scuola un’opportunità per edificare una società più libera e democratica. Ad accompagnarci un libro scritto dai bambini e per i bambini: Cipì.


Cipì un uccellino birichino, curioso di vedere il mondo diventa compagno di viaggio e metafora di un’infanzia appassionata, curiosa che non smette di stupirsi e meravigliarsi davanti alle piccole e grandi scoperte di ogni giorno. Nasce così un percorso che nel suo dipanarsi porta bambini e adulti a scoprire la bellezza della vita che si dischiude. Il nido con le sue caratteristiche rimanda alla casa, alla famiglia, a braccia che lasciano affinchè altre possano accogliere. Una casa diversa dalla nostra, sprona i bambini ad osservare da vicino come gli animali costruiscono le loro abitazioni.

Una casa abitata, in cui i bambini incontrano tre piccoli uccellini senza piume, intenti ad allungare il collo verso la loro mamma in attesa di essere nutriti. Un’immagine che apre lo sguardo alla scienza: l’uovo esplorato attraverso tutti i sensi diventa un oggetto da cui partire per arricchire il linguaggio e dare vita a storie inventate grazie al contributo di tutti i bambini della sezione.
Gli uccelli proprio come i bambini crescono e ben presto spiccano il volo alla scoperta del mondo. Quanti incontri! La bellezza di Palla di Fuoco trascina con sé la curiosità verso un mondo vicino e lontano. Il fascino dell’immensità dell’universo, unito alla nascita della Terra hanno segnato i primi passi di un’esplorazione che non ha mai smesso di entusiasmare e appassionare.

I bambini, supportati da video, immagini fotografiche, giochi di luce e di buio, osservazioni nell’ambiente, hanno scoperto la formazione dell’Universo, la nascita della Terra addentrandosi tra le pieghe di un Sistema Solare che li ha portati a individuare il significato dei nomi dei giorni della settimana. Il caldo e il freddo che ne accompagnano la nascita, sono stati rivissuti grazie ad alcuni esperimenti scientifici che hanno indirizzato le esplorazioni verso il tema dell’acqua come elemento naturale e fonte di vita. Così facendo abbiamo incontrato Margherì, un piccolo fiore che ci ha permesso di riflettere sulle piante, le loro caratteristiche aprendo lo sguardo verso le prime conoscenze di botanica.

Camminando lungo il tragitto di Nastro d’Argento, abbiamo approfondito la conoscenza del nostro territorio accostandoci alla ricchezza di un’aula decentrata come può essere quella offerta delle sponde del fiume Adda.

Cipì, come tutti i bambini, ha tanta voglia di sperimentarsi. Un giorno, però, cade in un profondo buco nero. Soffriva, non si sentiva al sicuro, il cuore gli batteva talmente forte da…scoppiare. Quante emozioni!

Nel cerchio della narrazione e della comunicazione, i bambini riportano all’attenzione gli stati d’animo che hanno accompagnato quei momenti di terrore vissuti dal piccolo uccellino nel comignolo della casa. A partire da alcuni giochi motori sostenuti dall’ascolto di alcuni brani musicali e dall’osservazione di alcune opera d’arte, scaturisce un viaggio all’interno delle nostre emozioni.

Il continuo ascolto e dialogo con i bambini che ha accompagnato e sostenuto questo cammino, è stato un importante elemento per accompagnarli verso una Costituzione vissuta prima ancora che letta. Come ci insegna Mario Lodi: “all’inizio, parlando in classe, i bambini fanno confusione, si scavalcano, parlano tutti insieme. Far sperimentare un momento di caos è un modo per intendere loro l’esigenza di rispettare i tempi e le parole altrui. I primi momenti di discussione ordinata sono il vero successo”. Da qui siamo partiti anche noi, per vivere sia la scuola in presenza sia a distanza, animati sempre dalla consapevolezza che la Costituzione la si vive sin da piccoli, nella comunità di cui facciamo parte. Non sono poi mancati momenti dedicati alla scoperta del significato del nostro tricolore o alla giornata dei diritti dell’infanzia.

Alla fine del cammino una riflessione: “Tutto ha un valore che può rendersi manifesto nel luogo e nel momento giusto. Il problema è riconosce questo valore, questa qualità, e poi trasformarla in qualcosa che si possa utilizzare. Se vi imbattete in qualcosa di valore e la conservate nella vostra valigetta metaforica, verrà sicuramente il momento in cui potrete usarla”. Tutto ha un valore. Ha un valore ogni bambino che ci è stato affidato e che giorno dopo giorno abbiamo osservato cercando di coglierne la bellezza. Una bellezza fatta di talenti e di potenzialità, spesso nascoste, che solo il cammino della crescita sa svelare. Un cammino in cui a volte ci si può imbattere in strade un po’ faticose, ma che, se percorse insieme, si svelano sempre e comunque ricche di tesori affascinanti verso una maggiore comprensione di noi stessi e di chi ci sta accanto. E noi, questo cammino vogliamo conservarlo così: facendo tesoro di tutta la bellezza che ci è stata donata, perché siamo consapevoli che nella vita “esistono montagne a cui non è possibile tornare”, ma che potranno, ovunque saremo, continuare a vivere dentro di noi.

Regioni
Tipologie