Se Cipì incontrasse Emozionella

Lavori realizzati dalla classe 2^C del 4° Circolo Didattico “Sigismondo Castromediano” Lecce

Un giorno di primavera, dopo un forte acquazzone, Cipì volava nel cielo ormai sgombro di nuvole quando notò in lontananza un bagliore colorato. Curioso com’era, Cipì volò velocemente in cielo per vedere meglio. Man mano che saliva iniziò a distinguere 7 colori che correvano uno accanto all’altro come a formare una lunga strada. Cipì volò ancora più in alto e iniziò a seguire quella strada di colori.
Il viaggio non fu lungo, ma nemmeno breve. Ad un certo punto la strada, che all’inizio era in salita, iniziò la discesa e come al luna-park Cipì aprì le ali e si lanciò lungo quel favoloso scivolo!
Si sa che scivolare è bello, ma arriva un momento in cui lo scivolo finisce e si cade in acqua oppure si arriva col sedere a terra. A Cipì non accadde né una cosa, né l’altra perché dal suo super-scivolone atterrò su un soffice prato, rimbalzando dolcemente sull’erba fresca e sui fiori variopinti.
“Fantastico!” pensò Cipì.
Ma subito dopo aggiunse: “Dove sono? Che paese è questo? Dove sono i tetti delle case?”
Nemmeno il tempo di pensare alla risposta e comparve davanti a lui uno strano personaggio. Dalla forma
sembrava una farfalla, ma non aveva mai visto una farfalla così colorata e poi strana.
“Ciao amico, chi sei?” disse quello strano personaggio.
“Ciao, io sono Cipì. Tu chi sei, anzi…cosa sei?” rispose Cipì.
“Io sono una farfalla, mi chiamo Emozionella.”

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